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un Padre col cuore di Madre

Il libretto del cammino 2015-2016

Il calendario delle tappe 2015-2016

«Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Essa è divenuta viva, visibile
e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth che con
la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona rivela la
misericordia di Dio
».

Il papa ci ricorda che «per essere capaci di misericordia dobbiamo in
primo luogo porci in ascolto della Parola di Dio».

Rispondendo a questo invito, il nostro cammino di
quest’anno percorrerà il tema della misericordia attraverso alcuni
brani biblici tratti dal Vangelo di Luca.

Partiremo con tre parabole che narrano aspetti diversi della misericordia
di Dio. La prima è la parabola del padre misericordioso, la
più bella che Gesù abbia regalato alla letteratura universale. Con
essa rifletteremo sulla caratteristica fondamentale della misericordia,
quella di essere amore che supera la giustizia. Poi passeremo alla
parabola del buon Samaritano, in cui saremo portati a considerare
l’aspetto più concreto della misericordia: le opere corporali. Infine
affronteremo il tema della misericordia e del giudizio attraverso la
parabola del fariseo e del pubblicano che salgono al tempio a pregare.
Lasciando la sponda delle parabole, faremo poi la conoscenza
di uomini veri, in carne e ossa, che sperimentano la paternità e
maternità di Dio incontrando Gesù di Nazareth. Fisseremo dapprima
l’attenzione sulla figura di Zaccheo, capace di ribaltare la
propria esistenza dopo aver ottenuto misericordia, stima e fiducia
da Gesù che lo ha «promosso» a vita nuova. Passeremo poi ai
due discepoli di Emmaus: essi diventano oggetto di tutta una
serie di azioni da parte del misterioso viandante, loro compagno
di cammino, azioni che sono esattamente quelle che la Chiesa
chiama opere di misericordia spirituali. Infine incontreremo i
dieci lebbrosi, anzi, uno in particolare, un Samaritano: egli ci farà
riflettere sulla necessità di passare dall’esperienza della bontà
misericordiosa di Gesù, al bisogno di dire grazie a prima di tutto
a Dio, poi anche ai fratelli.

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